Rito di Accoglienza nella Fraternita

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RITI INIZIALI

Ouando si sono riuniti i fedeli, o almeno la Fratcrnita c, se vi sono, altri membri della Famiglia Domenicana, il Responsabile laico, che presiede alla celebrazione. e l”Assistente religioso entrano insieme. mentre è opportuno cantare un salmo o un canto adatti alla natura della celebrazione, oppure l”inno delle Lodi o dei Vespri. se il rito è ad essi congiunto. Terminato il canto. il Celebrante dice:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti fanno il segno di croce e rispondono:
Amen.

Il Celebrante come breve monizione introduttiva dice queste parole o altre simili:
Il Signore Gesù, che nello Spirito Santo misericordiosamente ci ha chiamati e ora ci ha radunati nel suo nome, manifesti in noi la sua gloriosa presenza. E come a san Domenico, così anche a noi doni una carità vera ed efficace, per saper procurare la salvezza nostra e degli altrì, come suoi veri discepoli.

INTERROGAZIONE O DOMANDA

14. Poi il Presidente interroga i candidati:

Fratelli carissimi (Sorelle carissime), che cosa chiedete?

I candidati rispondono tutti insieme:

Di far parte della Famiglia Domenicana, per la misericordia di Dio e la vostra.


15. Oppure. se si preferisce, si omette l”interrogazione l”uno dei candidati a nome di rutti si rivolge al Priore e alla comunità con queste parnle o altre simili:

La misericordia di Dio ci ha guidati in mezzo a voi, per far esperienza della vostra vita, per imparare, sull”esempio di san Domenico, di santa Caterina da Siena
e di quanti ci hanno preceduto,
a rendere anzitutto testimonianza della nostra fede fortificati dalla comunione fraterna,
a dimostrarci disponibili alle necessità dei nostri contemporanei
e a lavorare al servizio della verità.
Perciò, considerando assiduamente le specifiche finalità dell”apostolato della Chiesa del nostro tempo,
sentendoci mossi a manifestare
compassione concreta per ogni forma
di umana inquietudine,
vi chiediamo di aiutarci
ad essere promotori di libertà, di giustizia e di pace.

Il Presidente risponde con queste parole o con altre simili:
Dio misericordioso vi aiuti con la sua grazia, e il divino Maestro vi conceda l”abbondanza del suo Spirito e il conforto della sua pace,


Allora l’Assistcntc invita tutti alla preghiera, dicendo:

Preghiamo.
Tutti pregano per qualche istante in silenzio. Poi l’Assistente prosegue:

O Dio, fonte di ogni vocazione,
che hai donato alla Chiesa san Domenico come ministro della predicazione del Vangelo: ascolta con bontà le suppliche
di questi tuoi servi (di queste tue serve) N. e N., che per abbracciare il loro proposito evangelico chiedono di essere incorporati (incorporate) nella nostra famiglia; e fa” che la loro partecipazione alla nostra fraternità accresca in tutti noi l”amore vicendevole.
Per Cristo nostro Signore.

R/. Amen.

CELEBRAZIONE DELLA PAROLA

Quindi si leggono testi adatti della Sacra Scrittura, intercalati da salmi responsoriali.
– Si possono aggiungere anche altre letture adatte, tratte dai documenti della Chiesa o dell”Ordine o dell”Istituto, o letture patristiche: Per brevità si può leggere soltanto un passo della Sacrn Scrittura. Fra più testi sia comunque sempre letto per ultimo un passo del Vangelo.
Dopo le letture il Presidente – o l‘Assistente. se sembra più opportuno -, sulla base dei lesti letti tiene una breve allocuzione in cui spiega ai presenti il significato della celebrazione, illustrando liindole della vocazione secolare dei membri delle Fratcrnita di san Domenico e la loro attività apostolica, seccondo lo spirito e il carisma di san Domenico e la loro propria condizione nel mondo.

Accettazione dei candidati

INTERROGAZIONI

Al termine dell”allocuzione, il Presidente invita i candidati ad alzarsi e con queste o simili parole chiede di esprimere la loro volontà, scegliendo una o più domande tra le seguenti:

Volete, con ferma intenzione,
camminare fedelmente in novità di vita, come uomini evangelici (donne evangeliche) che desiderano procurare la salvezza propria e altrui?

I candidati rispondono tutti insieme:
Sì, lo voglio, con l’aiuto di Dio e il vostro.

Presidente
Volete abbracciare la vita evangelica mediante la conversione del cuore, secondo il proposito apostolico di san Domenico?

Candidati
Sì, lo voglio, con l’aiuto di Dio e il vostro.

Presidente
Volete dunque far parte della Famiglia Domenicana, per sperimentare la nostra vita nell’osservanza della Regola di san Domenico?

Candidati
Sì, lo voglio, con l’aiuto di Dio e il vostro.

Allora il Presidente conferma la loro volontà dicendo:
Il Signore, che ha dato inizio a quest’opera, la porti al suo compimento.

E i presenti rispondono:
Amen.

BENEDIZIONE DELLO SCAPOLARE
Poi l’Assistente si alza e benedice gli scapolari, tenendo le mani giunte:

Preghiamo.
Signore Gesù Cristo,
che hai voluto rivestirti della nostra condizione umana, noi supplichiamo la tua infinita benevolenza:
degnati di bene ffi dire questo abito
che i nostri padri stabilirono di portare
come espressione di innocenza e santità,
e fa’ che chi lo indosserà meriti di rivestirsi di te,
che vivi e regni nei secoli dei secoli.»

R/. Amen.

Oppure:
o Dio, autore e perfezionatore della santità, tu chiami i rinati dall’acqua e dallo Spirito alla pienezza della vita in Cristo
e alla perfezione della carità:
guarda benigno i tuoi fedeli
che ricevono devotamente questo scapolare del nostro Ordine:
fa’ che diventino sempre più conformi all’immagine del tuo Figlio,
perché al termine della vita,
con l’aiuto della Vergine Madre, patrona dell’Ordine, possano entrare nella gioia della tua dimora,
Per Cristo nostro Signore.

R/. Amen.

IMPOSIZIONE DELLO SCAPOLARE O “VESTIZIONE

Poi il Presidente impone ai candidati lo scapolare, dicendo ad alta voce, una volta sola per tutti, queste parole o altre simili:

Ricevete (Ricevi) quest’abito
con il quale siete ammessi (sei ammesso)
a far parte della Famiglia Domenicana
e che esprime il vostro (tuo) inserimento nella nostra Fraternita N,:
vi (ti) aiuti la Vergine Maria, Madre di misericordia,
a rivestirvi (rivestirti) interiormente di Cristo
manifestandolo vivente in voi (in te),
per rendere gloria a Dio
e cooperare al bene della Chiesa e di tutti gli uomini.»

R/. Amen.

Poi ciascuno s’inginocchia davanti al Presidente e riceve lo scapolare insieme al bacio di pace, segno di accoglienza nell’Ordine e di ammissione nella Fraternita locale.
Al termine della vestizione l’Assistente asperge i candidati, tutti insieme, con l’acqua benedetta.

Allora il Presidente rivolgendosi ai nuovi confratelli e consorelle dice:
Con il segno di questo scapolare, la nostra Fraternita laicale di san Domenico vi accoglie, perché possiate servire con maggior impegno Cristo e la sua Chiesa nello spirito dell”Ordine domenicano.
Per l’attuazione di questo santo proposito io, con l’autorità che mi è stata concessa, vi ammetto alla partecipazione
di tutti i beni spirituali dell”intero Ordine di san Domenico.»

Poi l’Assistente benedice e consegna ad ogni candidato i segni che possono essere usati in sostituzione dello scapolarc (ad es, la medaglicua di san Domenico, la piccola croce o altro distintivo dell’Ordine.

CONSEGNA DELLA REGOLA
Se poi, secondo gli usi locali, si vuole consegnare anche la Regola delle Fraternite di San Domenico, il Presidente dà il libro a ogni candidato con queste parole:

Ricevi la Regola della nostra famiglia e osservala fedelmente
per diventare più pienamente discepolo di Cristo:
sia questa la tua sapienza,
falla risplendere davanti agli uomini
perché vedano le tue opere buone
e glorifichino il Padre che è nei cieli.

Il candidato (la candidata) risponde:
Amen.

PREGHIERA UNIVERSALE

Allora si può fare la preghiera universale, nel modo consueto nelle celebrazioni, secondo il formulario offerto in Appendice (II,
63).
Se però il rito è inserito nella celebrazione delle Lodi o dei Vespri, segue il Cantico di Zaccaria o il  Magnificai con la rispettiva antifona, e si prosegue come di consueto. La preghiera universale si fa secondo il formulario delle preci della Liturgia delle Ore, aggiungendo un’invocazione per i novizi.
Quindi si recita l’orazione finale delle Lodi o dei Vespri, se il rito è inserito nella loro celebrazione.

ACCOGLIENZA FRATERNA E INDIZIONE DELL”ANNO DI PROVA

Poi i novizi vanno a scambiare un segno di pace con ogni membro della Fraternità. mentre si canta il salmo 132 Ecco quanto è buono o l”antifona Ubi caritas oppure l”antifona O spent miram o un altro canto adatto.

Al termine, i novizi ritornano davanti al Presidente che – se lo si ritiene opportuno – può aggiungere al nome di ognuno un altro nome, di tradizione cristiana, dicendo:

Dal Battesimo il tuo nome è N.,
nell’Ordine ti chiamerai fra (suor) N.N.

Quindi il Presidente affida i candidati (o le candidate) alla cura di un Maestro (o di una Maestra) e assegna il tempo di prova della durala di un anno, secondo le prescrizioni degli Statuti.

CONCLUSIONE DEL RITO

L’Assistente – o il Presidente, se sembra più opportuno – dice la preghiera finale:

Preghiamo.
Ascolta, Signore, le preghiere di questa tua famiglia e per intercessione della beata Vergine Maria,
Madre e Patrona del nostro Ordine,
infondi la forza della perseveranza
in questi tuoi servi (queste tue serve)
che desiderano sperimentare la nostra vita.
Fa’ che la grazia del Battesimo,
che essi (esse) desiderano fortificare con questa loro nuova decisione,
maturi in essi (esse) il suo pieno effetto,
perché con l’aiuto dello Spirito Santo
ricerchino sinceramente la tua volontà
e l’adempiano con animo costante.
Per Cristo nostro Signore.o

Oppure:
Seguiamo per quanto ci è possibile, fratelli,
le orme del santo padre Domenico,
e rendiamo grazie al Redentore
che ce lo ha donato come guida sul nostro cammino;
mediante il suo carisma Egli ci ha rigenerato,
incamminandoci verso la luce di questo stile di vita.
Supplichiamo il Padre di misericordia
affinché sotto la guida dello Spirito che anima i figli di Dio,
sulla strada segnata dai nostri fratelli,
senza deviazioni possiamo giungere
alla stessa mèta di felicità perenne
in cui è entrato il nostro padre Domenico.
Per Cristo nostro Signore.

R/. Amen.

V/. Il nostro aiuto è nel nome del Signore.

R/. Egli ha fatto cielo e terra.

L’Assistente può concludere il rito con queste parole o altre simili:

Dio onnipotente vi benedica
e vi dia il dono della sapienza che salva.

R/. Amen.

Vi nutra con gli insegnamenti della fede e vi faccia perseverare nelle buone opere.

R/. Amen.

Diriga i vostri passi e vi apra la strada
per la predicazione del vangelo della pace.

R/. Amen.

La benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.

R/. Amen.

L’Assistente conclude dicendo:

V/. Il nostro aiuto è nel nome del Signore.

R. Egli ha fatto cielo e terra.

Il rito si può concludere, come è d”uso in alcune celebrazioni del nostro Ordine, con l’antifona Salve Regina o altro canto: al termine, i presenti salutano i novizi e le novizie secondo le consuetudini locali.