L’intreccio tra arte e fede è ciò che caratterizza (RI)VELAZIONI, installazione di teli corredata da una traccia audio-poetica, a cura di fr. Sergio Catalano OP, appositamente ideata per essere ospitata presso la Chiesa di San Domenico a Palermo nella Cappella del Crocifisso. Il primo tempo di (RI)VELAZIONI ha avuto inizio venerdì 9 settembre.
(RI)VELAZIONI è progetto site specific ideato da Silvia Scaringella e Sergio Catalano, la traccia audio-poetica di Ivan Schiavone e Pierpaolo Cipitelli con le voci di Sara Dovidovics e Lorenzo Durante con l’obiettivo di dar luogo ad un’installazione immersiva all’interno degli spazi della Chiesa di San Domenico, ecclesia medievale con riedificazione barocca sita nel cuore del capoluogo siciliano.
Il lavoro di Silvia Scaringella – come afferma il curatore – entra in San Domenico come una rivelazione. Teli grezzi su cui appaiono puntinati come tracce planimetrie edifici, decori scultorei, ornati floreali o faunistici a significare luoghi da cui l’artista ha preso ispirazione.
Nella Cappella del Crocifisso i teli di Silvia Scaringella si compattano coprendo come un velo il Sancta Sanctorum per noi crocifisso: La Verità non amata perché non compresa.
I teli costringono a soffermarsi. Bloccano il fruitore invitandolo a scrutare i segni essoterici su di essi impressi. È un monito a soggiornare presso le cose. Davanti ai teli si può rimanere attoniti. Avvicinandosi e soffermandosi si impara a leggerli.
Al cammino non evidente e per nulla scontato verso laVerità non si può che accedere mediante pazienza e rivelazione.
Interessata a proporre una ricerca con fini antropologici e sociologici, Scaringella propone qui un lavoro che va oltre il tradizionale concetto di scultura in cui riecheggia costantemente l’influsso meditativo. Mentre Schiavone ha scelto di proporre la sezione postulati e apostasie estrapolandola dal suo “Tavole e stanze” (Oedipus editore, collana Intrecci, 2019) per dar luogo, grazie alle voci di Sara Davidovics e Lorenzo Durante, ad un viaggio all’interno di immaginari metafisici che uniscono mondi distanti. Infine, l’installazione acusmatica di Cipitelli incamera, rielabora e congiunge questi universi apparentemente molto distanti trasportandoci altrove.
Tre artisti differenti – per ricerche, media impiegato e provenienza – riuniti in questa mostra ove i sensi si amplificano. Se la scultura di Scaringella cattura la vista per mole e delicatezza, i testi di Schiavone ed il sound che lo accompagna introduce lo spettatore in un’atmosfera altra avvicinandolo ad un contesto ultraterreno. Ne deriva un dialogo inedito tra i vari linguaggi, la fede, l’arte el’architettura che li accoglie.