Il prenoviziato è il primo grado nel cammino di formazione alla vita religiosa. Il fine di questo periodo è preparare l’aspirante al noviziato specialmente con l’istruzione catechetica e una certa formazione per affrontare in modo adeguato la vita comunitaria, nonché dare all’Ordine l’opportunità di valutare l’idoneità degli aspiranti ad abbracciare la vita domenicana (LCO 167, III).
Il prenoviziato è il primo grado della formazione religiosa degli aspiranti all’Ordine (LCO 167, III; OGF 32) in cui, con l’aiuto del responsabile e della comunità:
a) acquisiscono un graduale passaggio dalla vita laica a quella religiosa;
b) verificano la loro capacità di adattamento psicologico e spirituale ai mutamenti che la vita di una comunità religiosa necessariamente comporta (OGF 39; OPF 78);
c) si introducono alla conoscenza del carisma dell’Ordine (OPF 78), con un progressivo processo di maturità umana e cristiana (OPF 78, b).
Il prenovizio si prefigge, nel periodo di prenoviziato, di raggiungere:
a. la scelta radicale della povertà nel modo di vivere e la verifica dell’interiore propensione agli altri due consigli evangelici;
b. il rafforzamento dell’orientamento definitivo sulla vita intrapresa, anche trascorrendo periodicamente brevi soggiorni in famiglia;
c. la partecipazione libera e spontanea alla vita sacramentale e a tutti i momenti di incontri comunitari;
d. la conoscenza delle comunità della provincia con le rispettive attività apostoliche, culturali e sociali;
e. la condivisione degli oneri per il vivere materiale, compresi i lavori più necessari: pulizie, cucina, lavanderia (cfr OPF 81.6; 82.3).
L’aspirante, per entrare nel prenoviziato, deve fare richiesta al priore provinciale tramite il promotore delle vocazioni, il quale lo presenta con una relazione scritta unitariamente alla documentazione richiesta.
Il prenoviziato nella nostra provincia è previsto “normalmente per il periodo di un anno” (LCO 167; OGF 32-33; 37; OPF 76).