Con la professione noi ci consacriamo a Dio seguendo Cristo per condurre una vita evangelica nell’Ordine; in modo che la nostra consacrazione battesimale raggiunga con maggior pienezza il suo effetto.
Con questa professione di obbedienza intendiamo obbligarci all’osservanza dei consigli evangelici rinunciando a dei beni degni senza dubbio della massima stima, ma non a scapito di un vero progresso della persona umana. Infatti mentre abbracciamo l’annientamento di Cristo diventiamo partecipi della sua vita nello spirito. E così, se ci manteniamo fedeli, rendiamo più evidente testimonianza nella Chiesa dei beni del regno celeste.
Con la nostra formula di professione, spinti da filiale amore, promettiamo anche di venerare la Vergine Maria Madre di Dio, in quanto Madre amorosissima del nostro Ordine.
Promettendo anche obbedienza a s. Domenico, intendiamo conservarci fedeli al suo spirito e al suo ideale.(LCO 189).
Nel nostro Ordine si emettono due professioni: una semplice e temporanea dopo il noviziato; l’altra solenne e quindi perpetua.
LA PROFESSIONE SEMPLICE
Terminato il noviziato, il novizio ordinariamente deve emettere la professione semplice, per un triennio.
Questa professione si emette per un triennio; secondo lo statuto della provincia questa professione si può emettere per uno o due anni, in modo però che si debba rinnovare sino al compimento del triennio. (LCO 195)
LA PROFESSIONE SOLENNE
Scaduto il tempo della professione semplice, il frate fa la professione solenne o ritorna nel secolo.